Benvenuti!

Salve a tutti e benvenuti sul mio blog,
il mio nome è Matteo,
aggiornerò periodicamente il sito
in parallelo al corso di "Storia della Tecnologia"
del prof. Vittorio Marchis.
Per urteriori informazioni vi invito a guardare

il post introduttivo.. buona permanenza!


That's all Folks!

Cari lettori, apro con una citazione che noi tutti avremo sicuramente visto durante la sigla finale dei "Looney Tones", cartoni animati della Warner Bros. Tutto ciò che ha un inizio ha, purtroppo, anche una fine. Siamo ormai giunti alla fine del nostro percorso, in parallelo alla fine del corso di "Storia della tecnologia" del prof. Vittorio Marchis.

Vorrei ripercorrere insieme a voi le tappa più importanti di questo cammino, con un post che riassuma quanto fatto:
siam partiti nel mese di aprile, con un post introduttivo dedicato alla presentazione di questo blog ed al suo programma. Ho introdotto successivamente anche un abbecedario, che si è trasformato giocosamente in un indice analitico che ha fatto da guida per i post, nel corso di questi mesi. 
I miei post si sono concentrati sull'utilità della tecnologia, ma non solo, in situazioni in cui la sopravvivenza è messa seriamente a rischio, ripercorrendo la storia di uno dei naufraghi più famosi della letteratura, Robinson Crusoe, prendendo spunto dall'omonimo libro per presentare alcuni aspetti, a mio avviso fondamentali, per tali circostanze.

Uno dei primi post è stato dedicato alla misura, partendo dalle origini dell'unità di misura fino ad arrivare all'introduzione del calendario, con cenni ai metodi utilizzati da  Crusoe durante il suo naufragio. Interessante anche il post correlato, in cui si parla invece dell' orologio.

Parte del blog è stata dedicata anche alla navigazione, tema ricorrente nello stesso libro, analizzando strumenti e accessori relativi ad essa, con una particolare attenzione alla bussola  e alla zattera, imbarcazione di fortuna "per eccellenza".

Un altro aspetto approfondito in questo diario è stato quello concernente la protezione, con articoli dedicati alla costruzione di un rifugio e all'importanza del lavoro per realizzarlo servendosi magari di congegni quali la carrucola e di "strumenti" indispensabili, seppur ampiamente obsoleti ai nostri giorni, quali la candela.

Non poteva essere di certo tralasciato uno dei vocaboli simbolo di questo blog e del nostro corso: l' "ingegno", con un "pezzo" interessante sulle abilità stimolate in situazioni di emergenza.

Uno tra i più importanti articoli è stato dedicato al denaro, analizzandone l'origine e la sua evoluzione, ma evidenziandone, così come lo stesso Crusoe racconta nel suo diario, l'inutilità in situazioni così "drammatiche".

Ho inserito anche un'area delle curiosità, con due post dedicati rispettivamente all'inserimento di Robinson Crusoe nella fumettistica e ad uno dei più grandi esploratori italiani, Ambrogio Fogar.


Il nostro percorso finisce qui, spero che il blog sia stato di vostro gradimento.

Matteo

Lavoro - La carrucola

In situazioni di emergenza, il malcapitato non può di certo perdersi d'animo e deve mettersi subito all'opera per sopperire alla sua condizione. Se come ricordato in un post precedente, è necessario costruire un RIFUGIO, non è raro dover sollevare pesi di vario genere, per usi che tutti noi possiamo di certo immaginare. Ed ecco che entra in gioco un'invenzione che sfrutta uno dei tanti principi fisici a proprio favore: la CARRUCOLA.
Può essere definita come una leva di primo genere ed è costituita da una ruota scanalata entro la quale scorre una fune ai cui estremi viene legato l'oggetto da sollevare da una parte e naturalmente la forza dell'uomo all'altra. L'asse della ruota è  fissato mediante un perno ad un supporto in maniera tale da sfruttare la reazione vincolare della parete o del punto a cui è applicato. 

                            

Realizzarla con mezzi di fortuna non è un'impresa impossibile, magari incavando in un cilindro ottenuto da un tronco d'albero una scanalatura per far scorrere la corda, il problema risiede però nel supporto, che se costruito male e con mezzi non adatti non offre in pieno tutte le sue potenzialità riducendo drasticamente il massimo carico sollevabile.

Fonte:

Curiosità - Le avventure di Ambrogio Fogar

Con questo post voglio rendere omaggio ad uno dei più esperti navigatori e tra i più avventurieri esploratori italiani, spentosi a Milano nell'agosto del 2005, AMBROGIO ANTONIO FOGAR
Uomo di grande tenacia ed esperto di situazioni di emergenza, voglio ricordarne una in particolare, che ha dei tratti davvero molti simili alla storia di Robinson Crusoe:

"Nel 1978, al largo delle isole Falkland nel Sud dell'Oceano Atlantico, la sua imbarcazione viene probabilmente colpita da alcune orche e affonda in poco tempo. Con lui c'è il suo amico e compagno di viaggio, il giornalista Mauro Mancini. Riescono a portare con loro sulla zattera autogonfiabile di salvataggio solo un po' di zucchero e un pezzo di pancetta e due cormorani uccisi a colpi di remi. Dopo 74 giorni vengono finalmente individuati e soccorsi da un mercantile greco. Sono in gravissime condizioni e hanno perso circa 40 chilogrammi l'uno, dopo due giorni Mauro Mancini muore di polmonite. Fogar riesce a sopravvivere, ma quest'esperienza lo segnerà per il resto della vita."

Lascio a voi la visione di questo video, davvero ben fatto, così da sapere qualcosa in più su quest'uomo, per tanti un perfetto sconosciuto ma per altri un uomo di ben alto valore:


Fonte:


Rifugio

Uno dei punti cardine in situazioni di emergenza è certamente quello di costruire un rifugio, una base che sia un punto di riferimento per il "malcapitato". Uno dei punti chiave su cui fondare una nuova dimora, seppur costruita con materiali di fortuna è quello di istituirla su di un'altura o per lo meno su un terreno la cui conformazione ci consenta di vedere dall'alto al basso l'ambiente circostante. Un altro trucco è quello di sfruttare ciò che la Natura stessa offre traendone non pochi vantaggi:

"Ho già descritto il modo in cui portai tutti i miei beni all'interno di questo recinto e dentro la caverna che avevo scavato sul retro della tenda. [...] perciò mi misi ad allargare la caverna riprendendo a scavare in profondità, perché la roccia era un'arenaria molto friabile e non opponeva resistenza alla fatica che le dedicavo. Quando mi parve che offrisse un rifugio abbastanza sicuro contro gli animali da preda, cominciai a scavare sul lato destro entro la roccia; poi ancora a destra verso l'alto, aprendomi così un passaggio per uscire e trovarmi all'esterno della palizzata o fortificazione. 
[...] 
Allora cominciai ad applicarmi alla fabbricazione di alcuni oggetti oltremodo necessari, e di cui sentivo maggiormente il bisogno, a cominciare da una sedia e da un tavolo."



Robinson comincia a scavare  il suo rifugio

Robinson costruisce da sè il necessario


Fonti:
  • Robinson Crusoe, Daniel Defoe, 2006 Newton Compton editori 


L'ingegno

ingegno‹in·gé·gno›s.m.

  1. Principio attivo dell’intelligenza:
    un i. acuto, pronto, vivace (DIR). Opere dell’i., quelle che appartengono alla sfera inventiva e intellettuale Alzata d’i., trovata improvvisa o, anche, idea peregrina e poco felice.
  2. Persona ritenuta di notevole valore nel campo degli studi, delle lettere, delle arti:
    i migliori i. del paese.
  3. Carattere, natura, indole.

Parto con una definizione quest'oggi, quella di INGEGNO, che meglio di ogni altra si associa al nostro (futuro) mestiere. L' INGEGNERE, infatti è quella figura qualificata che sfrutta il proprio ingegno per produrre qualcosa di nuovo, utile a se stesso e alla società. Non dimentichiamo che il termine ingegno deriva dal latino "ingenium" che letteralmente significa congegno o macchina. La parola INGENIUM potrebbe perciò rappresentare il programma di storia della tecnologia, ma non solo. 


In "Robinson Crusoe" il termine assume un significato un po' diverso:

[...] grazie ai buoni uffici del capitano trovai modo di farmi assumere da un galantuomo come lui che possedeva un ingenio come essi lo chiamano, vale a dire una piantagione di canna da zucchero con l'annessa raffineria; 
pertanto vissi qualche tempo insieme a costui e ne trassi l'occasione per imparare il loro metodo di piantare e fabbricare lo zucchero. [...] 

In questo contesto il termine si discosta da quanto visto in precedenza ma il concetto rimane affine, un ingegno diviene qui una forma di guadagno, un corretto sfruttamento del territorio.

Ma in situazioni di sopravvivenza non possiamo divenire ingegneri? Come detto nel post introduttivo non è forse vero che "la necessità aguzza l'ingegno"? Vediamo insieme come Robinson e Venerdì riescono a sbarazzarsi con l'ingegno dei cannibali (minuto 4:37):



Fonti:

Curiosità - Comics

Spostiamoci per un attimo nella sezione CURIOSITÀ per dedicare un post divertente per vedere l'impatto di "Robinson Crusoe" sulla fumettistica.
Vediamo insieme qualche copertina dedicata al nostro personaggio:


Copertina dedicata alla storia di Robinson, D.C. Comics

Rivisitazione della storia, Robinson ora si trova su Marte
Ulteriore fumetto dedicato a Robinson sul pianeta Marte,
scenario alquanto apprezzato
Adattamento della storia ad un gruppo di naufraghi 

Interessante variante della storia (che vede Superman protagonista)
con la comparsa di "Miss Robinson Crusoe"

Il denaro

[...]in un altro cassetto trovai del denaro per una
somma di circa trentamila sterline [...]
La vista di quel denaro mi fece sorridere: «Spazzatura!» 
esclamai ad alta voce. «Non vali più nulla per me, nulla di
nulla, non fa conto nemmeno raccoglierti da terra; uno solo di
questi coltelli mi è molto più utile di tutto questo mucchio di
quattrini. Non so proprio che farmene di voi, quindi restate
dove siete, come una creatura indegna di salvezza.»

Apro questo mio post con le parole di Robinson, che più di qualunque altra frase rendono l'idea dell'utilità del denaro in condizioni in cui la sopravvivenza è il primo obiettivo. 
"I soldi non fanno la felicità" recita un vecchio proverbio, frase discutibile, ma che in queste condizioni calza a pennello e non trova certo obiezioni.
Anche il DENARO può essere considerato un'invenzione, di certo tra le più importanti ancora oggi, basti pensare che prima dell'introduzione del denaro, l'unico modo per scambiare delle merci era il baratto, ossia uno scambio diretto delle stesse.
Un primo sviluppo si ha con la coniazione delle MONETE, grazie allo sviluppo delle conoscenze in ambito metallurgico, principalmente in metalli quali oro, argento e rame. Le monete erano non solo merce di scambio ed un valore per l'acquisto di merci ma avevano anche un compito iconografico, quasi tutte infatti recavano sulla parte posteriore il simbolo o il nome del sovrano sotto il quale erano state coniate, conferendo ad esse non solo una garanzia all'interno del territorio di competenza di quest'ultimo ma  anche una forma di protezione da eventuali riproduzioni. 
Un ulteriore innovazione si ebbe con l'introduzione della BANCONOTA, un biglietto cartaceo che garantiva un titolo, in egual modo alle monete, con la differenza di essere più maneggevole e sicuro di quest'ultime. 

Il termine deriva dall'espressione nota del banco, e risale al XIV secolo; in origine essa riconosceva il diritto del possessore della nota di ritirare il metallo prezioso (solitamente oro e argento) depositato presso un orafo-banchiere (si trattava cioè di moneta cartacea rappresentativa).
Il primo a introdurre l'uso di banconote di carta fu l'Imperatore cinese Hien Tsung nell'806 d.C.

Le banconote vengono generalmente realizzate in un composto di fibre di cotone o mediante polimeri plastici.

Al giorno d'oggi però, oltre alle banconote trovano largo uso gli ASSEGNI, titoli di credito che consentono di riscuotere denaro presso una determinata banca o istituto di credito, che garantisce. 
Ultimamente, però, sta prendendo sempre più il largo l'uso delle CARTE DI CREDITO:

La carta di credito è uno strumento di pagamento, costituito da una carta di materia plastica con dispositivo per il riconoscimento dei dati identificativi del titolare e dell'istituto bancario o finanziario emittente. È detta anche moneta elettronica.
La carta di credito viene rilasciata da una banca o da un ente finanziario. L'utilizzo della disponibilità della carta varia in funzione dell'affidabilità del cliente stesso.

Le carte di credito in circolazione sono corredate da un microchip e da una banda magnetica sul retro, che ne garantiscono la sicurezza e la compatibilità con la maggior parte dei lettori di tessere magnetiche in tutto il mondo.

Crusoe e il denaro
Monete coniate nel 115 d.C. sotto l'imperatore Traiano
Fac-simile di assegno
Cinque lire risalenti al 1940
Odierne carte di credito













La zattera

Quante volte ci è capitato di vedere in una vignetta, in un fumetto o magari in un film un naufrago a bordo di una ZATTERA? Di certo non poche, essa rappresenta infatti un esempio di navigazione di emergenza: facile a costruirsi mediante l'assemblaggio di tronchi legati tra loro mediante funi o mezzi di fortuna e governata mediante un remo o un altro tronco più leggero.
Una delle imbarcazioni più semplici, di cui si hanno notizie e informazioni già nel 6000 a.C. utilizzate dagli Egizi per viaggi brevi e capaci di trasportare carichi ingenti.
Anche Robinson Crusoe la utilizza per trasportare carichi, non solo per il peso notevole delle risorse da trasportare ma anche per superare l'ostacolo rappresentato dal livello dell'acqua.
" [...] Dopo di che mi calai lungo il fianco della nave, li tirai verso di me e li unii alle due estremità quanto più saldamente potevo per formare una specie di zattera. [...] Ora la mia zattera era abbastanza solida per sopportare un carica di discreta consistenza."
Robinson trasporta i viveri sulla sua zattera
 Fonti:
 

La candela

Una delle più antiche forme di illuminazione, è certamente la CANDELA. Quest'ultima è un oggetto di forma cilindrica generalmente costituito da un combustibile di tipo solido, la cera, avvolgente un filo o uno spago che viene definito "stoppino". Una volta accesa sulla parte superiore la fiamma via via consuma la cera a disposizione generando luce e calore. Vediamo in uno schema gli usi più comuni di una candela:

  • Illuminazione di ambienti
  • Usi liturgici, principalmente nei cimiteri
  • Decorazioni di dolciumi
  • Misura del tempo (*)
Ma è nel primo che, in occasioni in cui è messa in pericolo la propria sopravvivenza, ci si rifugia il malcapitato traendone notevoli vantaggi data la sua facile costruzione. Lo stesso Robinson Crusoe ne conosce l'utilità e ne parla nel suo diario:
"Portai a bordo anche un blocco di cera che pesava una cinquantina di libbre, un rotolo di spago o rete, un'accetta, una sega e un martello: tutte cose che in seguito ci furono di grande utilità, soprattutto la cera, con la quale fabbricammo delle candele."
Al giorno d'oggi la cera che fino al 19° secolo era prevalentemente di origine animale, viene rimpiazzata dalla paraffina e arricchita con coloranti e profumi per rendere la candela un'oggetto  gradevole da vedere piuttosto che, ahimè,utile. 

In questo video vediamo come realizzare una candela con oggetti di uso comune.


(*) Vedi Misura_del_tempo

Fonti:



La bussola

La bussola rappresenta una risorsa indispensabile per coloro che intraprendono un viaggio per mare ed in generale per tutti quelli che hanno bisogno di  sapersi orientare in posti dove non è possibile stabilire dei punti di riferimento. La sua scoperta secondo la maggior parte degli storici risale ai cinesi, mentre l'introduzione in Europa è avvenuta per mano degli Arabi, a partire dal XII secolo. Questo strumento costituito principalmente da un ago calamitato capace di ruotare attorno al proprio perno sfrutta il campo magnetico terrestre individuando così un riferimento univoco per l'individuazione del nord-sud, secondo la convenzione nord magnetico=sud geografico, notevolmente utile per viaggi via mare. 
Realizzare una bussola non è difficile, anche se, ovviamente, la precisione di essa non è perfettamente garantita.
 In questo video viene mostrato come creare una bussola in pochi passaggi.


Lo stesso Robinson Crusoe ne parla nel suo diario, evidenziando come il capitano della nave segua attentamente le carte di navigazione servendosi proprio della bussola. Questi due elementi risultano fondamentali per un marinaio e per chi ha a che fare con viaggi in mare.

Bussola e carte nautiche

Ma anche le "carte di navigazione" nel corso dei secoli hanno subito un'evoluzione e non è raro al giorno d'oggi sentire la parola "NAVIGATORE". 
Un navigatore satellitare, detto anche navigatore GPS o semplicemente navigatore, è un dispositivo elettronico digitale dotato di capacità di ricezione del segnale radio satellitare GPS (Global Positioning System) integrato con un sistema di database stradale.
Se un tempo la bussola si limitava a indicare il nord, con il navigatore possiamo spaziare in contesti più ampi, grazie infatti a dispositivi esterni quali i satelliti, non solo siamo in grado di stabilire univocamente la nostra posizione ma bensì utilizzare le coordinate di una destinazione per raggiungerla in maniera intelligente. I moderni navigatori satellitari oltre a indicarci il percorso migliore per raggiungere una determinata meta, integrano i cosiddetti PDI (punti di interesse) quali stazioni di rifornimento, ristoranti, ospedali e quant'altro possa essere utile al viaggiatori. La maggior parte dei navigatori di ultima generazione  risultano integrati persino nei moderni smartphone con la possibilità di averli sempre a portata di mano.

Navigatore
 satellitare per auto

Navigatore satellitare per smartphone
Fonti:

L'orologio


Tra le più antiche ma di certo tra le più funzionali invenzioni dell'uomo v'è quella dell'OROLOGIO. Dal greco orològion, composto di ora e logion (Leggere l'ora), quest'artifizio ha avuto notevoli mutamenti nel corso della storia ed è stato via via perfezionato, fino a raggiungere grazie al progresso tecnologico molteplici funzionalità aggiuntive.
Si parla di orologio già nel De architectura di Marco Vitruvio Pollione, dove viene menzionato l' "orologio ad acqua" di Ctesibio, un'orologio che utilizza l'acqua come fonte di energia per attivare un meccanismo che marca il tempo. Un'evoluzione si ha nel lontano Oriente dove, grazie alle descrizioni di Marco Polo e di Mandeville, notiamo come l'orologio sia già stato meccanizzato ed implementato con un'involucro strettamente "scenico". 

Orologio ad acqua
Ma è nel 1700 che il settore dell'orologeria ebbe il suo periodo migliore: furono scritti e stampati un numero immenso di trattati e manuali sull'argomento, specialmente in Francia, culla di inventori e invenzioni di rilievo. L'orologio cominciava a prendere una forma più moderna, furono messi in commercio i primi "orologi da tasca" che ebbero grande successo per le loro ridotte dimensioni e per la tecnologia che si portavano dietro. "Da parecchi anni è stato inventato lo scappamento a molla, il bilanciere, la conoide. L'orologio diventa sempre più piccolo e preciso".
Orologio da tasca, interno
La maggior parte degli orologi moderni sono i cosiddetti "orologi digitali", non più lancette ma l'ora viene visualizzata attraverso un display LED a sette segmenti, con la possibilità di ricaricare la propria batteria attraverso l'esposizione alla luce solare. C'è da sottolineare, però, che l'orologio "a lancette" non ha  perso il suo fascino e viene ancora largamente commercializzato.

Orologio da polso digitale
Fonti:

Misura

L'unità di misura

Una delle "invenzioni" più antiche e certamente tra le più pragmatiche fatte dall'uomo, è l'unità di misura. Per quanto banale possa apparire associare a qualcosa dello spazio che ci circonda un'unità convenzionale sicchè possa essere interpretata all'incirca univocamente da ogni uomo offriva senza dubbio innumerevoli vantaggi.

In situazioni in cui la sopravvivenza è messa a rischio, una delle cose che risulta opportuno e doveroso fare è certamente quella di misurare il tempo per potersi collocare in una precisa situazione a partire da un dato riferimento.

Lo stesso Robinson Crusoe, naufragato sull'isola, s'impegna a segnare ogni giorno trascorso sull'isola per poter valutare i propri progressi. Usa un accorgimento piuttosto semplice: incide su di un albero una barra per ogni giorno trascorso, associa cioè un simbolo facile da ricordare (e da incidere, certamente) alla durata di un giorno, una sorta di guida, quella che in gergo si definisce "legenda".

Ma ciò che Crusoe fa in maniera rude e con mezzi di fortuna, era stato già "inventato" dall'uomo che aveva scelto di suddividere il tempo secondo un "CALENDARIO", una schematizzazione uniforme e valida per tutti coloro che decidevano di adottarlo, eccellente metodo per suddivere il tempo mediante giorni, settimane, mesi,anni rapportati al ciclo di rivoluzione della Terra attorno al Sole. Il calendario attualmente in uso è quello gregoriano


Vediamo insieme un'estratto del film "Le avventure di Robinson Crusoe" in cui Robinson erige una croce sulla quale segna i giorni, i mesi (e l'anno) trascorsi sull'isola (minuto 6.42):



Dai anche un'occhiata al post sull' orologio ;)

AbBeCedario


AbBeCedario


Simpatica raccolta con collegamenti ai temi più interessanti che verranno affrontati nel corso del blog. 

Stay tuned!!!



A   come ARMI

  come BOTTE

  come CANDELA

  come  DENARO

E  come ESPERIENZA

 come FORTUNA

G  come GESTIONE

 come HATCHET

I   come INGEGNO

L  come LAVORO

M  come MISURA

N  come NAVIGATORE

O  come OROLOGIO

P  come PROTEZIONE

Q  come QUANTITÁ

R  come RIFUGIO

S   come SELF-CONTROL

T  come TAVOLO

 come UTILE

 come VANGA

 come ZATTERA

Introduzione

Introduzione


Questo blog nasce con l'idea di approfondire il legame tra la tecnologia e la capacità di sopravvivenza. Il blog è redatto parallelamente al corso di "Storia della tecnologia" tenuto dal professor Vittorio Marchis presso il Politecnico di Torino (link al sito del corso). 

I libri dai quali trarrò spunto per questo mio lavoro saranno: Storia delle macchine, dello stesso Marchis e Robinson Crusoe, di Daniel Defoe, del quale potrete trovare QUI la versione in lingua originale.

Proprio come lo stesso Crusoe teneva con sè un diario relativo alla sua vita da naufrago, anch'io terrò un diario, sotto forma di blog, con frequenti collegamenti ai libri sopracitati e curiosità sull'argomento.
Chiudo quest'introduzione con un proverbio latino, che calza a pennello con il  mio intero lavoro:

Mater artium necessitas

Forse conosciuta meglio in italiano come "la necessità aguzza l'ingegno", ma che rende perfettamente l'idea.

P.S. Le copertine dei due libri in questione:

 Daniel Defoe, Robinson Crusoe
Vittorio Marchis, Storia delle macchine

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