Benvenuti!

Salve a tutti e benvenuti sul mio blog,
il mio nome è Matteo,
aggiornerò periodicamente il sito
in parallelo al corso di "Storia della Tecnologia"
del prof. Vittorio Marchis.
Per urteriori informazioni vi invito a guardare

il post introduttivo.. buona permanenza!


Curiosità - Le avventure di Ambrogio Fogar

Con questo post voglio rendere omaggio ad uno dei più esperti navigatori e tra i più avventurieri esploratori italiani, spentosi a Milano nell'agosto del 2005, AMBROGIO ANTONIO FOGAR
Uomo di grande tenacia ed esperto di situazioni di emergenza, voglio ricordarne una in particolare, che ha dei tratti davvero molti simili alla storia di Robinson Crusoe:

"Nel 1978, al largo delle isole Falkland nel Sud dell'Oceano Atlantico, la sua imbarcazione viene probabilmente colpita da alcune orche e affonda in poco tempo. Con lui c'è il suo amico e compagno di viaggio, il giornalista Mauro Mancini. Riescono a portare con loro sulla zattera autogonfiabile di salvataggio solo un po' di zucchero e un pezzo di pancetta e due cormorani uccisi a colpi di remi. Dopo 74 giorni vengono finalmente individuati e soccorsi da un mercantile greco. Sono in gravissime condizioni e hanno perso circa 40 chilogrammi l'uno, dopo due giorni Mauro Mancini muore di polmonite. Fogar riesce a sopravvivere, ma quest'esperienza lo segnerà per il resto della vita."

Lascio a voi la visione di questo video, davvero ben fatto, così da sapere qualcosa in più su quest'uomo, per tanti un perfetto sconosciuto ma per altri un uomo di ben alto valore:


Fonte:


Rifugio

Uno dei punti cardine in situazioni di emergenza è certamente quello di costruire un rifugio, una base che sia un punto di riferimento per il "malcapitato". Uno dei punti chiave su cui fondare una nuova dimora, seppur costruita con materiali di fortuna è quello di istituirla su di un'altura o per lo meno su un terreno la cui conformazione ci consenta di vedere dall'alto al basso l'ambiente circostante. Un altro trucco è quello di sfruttare ciò che la Natura stessa offre traendone non pochi vantaggi:

"Ho già descritto il modo in cui portai tutti i miei beni all'interno di questo recinto e dentro la caverna che avevo scavato sul retro della tenda. [...] perciò mi misi ad allargare la caverna riprendendo a scavare in profondità, perché la roccia era un'arenaria molto friabile e non opponeva resistenza alla fatica che le dedicavo. Quando mi parve che offrisse un rifugio abbastanza sicuro contro gli animali da preda, cominciai a scavare sul lato destro entro la roccia; poi ancora a destra verso l'alto, aprendomi così un passaggio per uscire e trovarmi all'esterno della palizzata o fortificazione. 
[...] 
Allora cominciai ad applicarmi alla fabbricazione di alcuni oggetti oltremodo necessari, e di cui sentivo maggiormente il bisogno, a cominciare da una sedia e da un tavolo."



Robinson comincia a scavare  il suo rifugio

Robinson costruisce da sè il necessario


Fonti:
  • Robinson Crusoe, Daniel Defoe, 2006 Newton Compton editori 


L'ingegno

ingegno‹in·gé·gno›s.m.

  1. Principio attivo dell’intelligenza:
    un i. acuto, pronto, vivace (DIR). Opere dell’i., quelle che appartengono alla sfera inventiva e intellettuale Alzata d’i., trovata improvvisa o, anche, idea peregrina e poco felice.
  2. Persona ritenuta di notevole valore nel campo degli studi, delle lettere, delle arti:
    i migliori i. del paese.
  3. Carattere, natura, indole.

Parto con una definizione quest'oggi, quella di INGEGNO, che meglio di ogni altra si associa al nostro (futuro) mestiere. L' INGEGNERE, infatti è quella figura qualificata che sfrutta il proprio ingegno per produrre qualcosa di nuovo, utile a se stesso e alla società. Non dimentichiamo che il termine ingegno deriva dal latino "ingenium" che letteralmente significa congegno o macchina. La parola INGENIUM potrebbe perciò rappresentare il programma di storia della tecnologia, ma non solo. 


In "Robinson Crusoe" il termine assume un significato un po' diverso:

[...] grazie ai buoni uffici del capitano trovai modo di farmi assumere da un galantuomo come lui che possedeva un ingenio come essi lo chiamano, vale a dire una piantagione di canna da zucchero con l'annessa raffineria; 
pertanto vissi qualche tempo insieme a costui e ne trassi l'occasione per imparare il loro metodo di piantare e fabbricare lo zucchero. [...] 

In questo contesto il termine si discosta da quanto visto in precedenza ma il concetto rimane affine, un ingegno diviene qui una forma di guadagno, un corretto sfruttamento del territorio.

Ma in situazioni di sopravvivenza non possiamo divenire ingegneri? Come detto nel post introduttivo non è forse vero che "la necessità aguzza l'ingegno"? Vediamo insieme come Robinson e Venerdì riescono a sbarazzarsi con l'ingegno dei cannibali (minuto 4:37):



Fonti:

Curiosità - Comics

Spostiamoci per un attimo nella sezione CURIOSITÀ per dedicare un post divertente per vedere l'impatto di "Robinson Crusoe" sulla fumettistica.
Vediamo insieme qualche copertina dedicata al nostro personaggio:


Copertina dedicata alla storia di Robinson, D.C. Comics

Rivisitazione della storia, Robinson ora si trova su Marte
Ulteriore fumetto dedicato a Robinson sul pianeta Marte,
scenario alquanto apprezzato
Adattamento della storia ad un gruppo di naufraghi 

Interessante variante della storia (che vede Superman protagonista)
con la comparsa di "Miss Robinson Crusoe"

Il denaro

[...]in un altro cassetto trovai del denaro per una
somma di circa trentamila sterline [...]
La vista di quel denaro mi fece sorridere: «Spazzatura!» 
esclamai ad alta voce. «Non vali più nulla per me, nulla di
nulla, non fa conto nemmeno raccoglierti da terra; uno solo di
questi coltelli mi è molto più utile di tutto questo mucchio di
quattrini. Non so proprio che farmene di voi, quindi restate
dove siete, come una creatura indegna di salvezza.»

Apro questo mio post con le parole di Robinson, che più di qualunque altra frase rendono l'idea dell'utilità del denaro in condizioni in cui la sopravvivenza è il primo obiettivo. 
"I soldi non fanno la felicità" recita un vecchio proverbio, frase discutibile, ma che in queste condizioni calza a pennello e non trova certo obiezioni.
Anche il DENARO può essere considerato un'invenzione, di certo tra le più importanti ancora oggi, basti pensare che prima dell'introduzione del denaro, l'unico modo per scambiare delle merci era il baratto, ossia uno scambio diretto delle stesse.
Un primo sviluppo si ha con la coniazione delle MONETE, grazie allo sviluppo delle conoscenze in ambito metallurgico, principalmente in metalli quali oro, argento e rame. Le monete erano non solo merce di scambio ed un valore per l'acquisto di merci ma avevano anche un compito iconografico, quasi tutte infatti recavano sulla parte posteriore il simbolo o il nome del sovrano sotto il quale erano state coniate, conferendo ad esse non solo una garanzia all'interno del territorio di competenza di quest'ultimo ma  anche una forma di protezione da eventuali riproduzioni. 
Un ulteriore innovazione si ebbe con l'introduzione della BANCONOTA, un biglietto cartaceo che garantiva un titolo, in egual modo alle monete, con la differenza di essere più maneggevole e sicuro di quest'ultime. 

Il termine deriva dall'espressione nota del banco, e risale al XIV secolo; in origine essa riconosceva il diritto del possessore della nota di ritirare il metallo prezioso (solitamente oro e argento) depositato presso un orafo-banchiere (si trattava cioè di moneta cartacea rappresentativa).
Il primo a introdurre l'uso di banconote di carta fu l'Imperatore cinese Hien Tsung nell'806 d.C.

Le banconote vengono generalmente realizzate in un composto di fibre di cotone o mediante polimeri plastici.

Al giorno d'oggi però, oltre alle banconote trovano largo uso gli ASSEGNI, titoli di credito che consentono di riscuotere denaro presso una determinata banca o istituto di credito, che garantisce. 
Ultimamente, però, sta prendendo sempre più il largo l'uso delle CARTE DI CREDITO:

La carta di credito è uno strumento di pagamento, costituito da una carta di materia plastica con dispositivo per il riconoscimento dei dati identificativi del titolare e dell'istituto bancario o finanziario emittente. È detta anche moneta elettronica.
La carta di credito viene rilasciata da una banca o da un ente finanziario. L'utilizzo della disponibilità della carta varia in funzione dell'affidabilità del cliente stesso.

Le carte di credito in circolazione sono corredate da un microchip e da una banda magnetica sul retro, che ne garantiscono la sicurezza e la compatibilità con la maggior parte dei lettori di tessere magnetiche in tutto il mondo.

Crusoe e il denaro
Monete coniate nel 115 d.C. sotto l'imperatore Traiano
Fac-simile di assegno
Cinque lire risalenti al 1940
Odierne carte di credito













La zattera

Quante volte ci è capitato di vedere in una vignetta, in un fumetto o magari in un film un naufrago a bordo di una ZATTERA? Di certo non poche, essa rappresenta infatti un esempio di navigazione di emergenza: facile a costruirsi mediante l'assemblaggio di tronchi legati tra loro mediante funi o mezzi di fortuna e governata mediante un remo o un altro tronco più leggero.
Una delle imbarcazioni più semplici, di cui si hanno notizie e informazioni già nel 6000 a.C. utilizzate dagli Egizi per viaggi brevi e capaci di trasportare carichi ingenti.
Anche Robinson Crusoe la utilizza per trasportare carichi, non solo per il peso notevole delle risorse da trasportare ma anche per superare l'ostacolo rappresentato dal livello dell'acqua.
" [...] Dopo di che mi calai lungo il fianco della nave, li tirai verso di me e li unii alle due estremità quanto più saldamente potevo per formare una specie di zattera. [...] Ora la mia zattera era abbastanza solida per sopportare un carica di discreta consistenza."
Robinson trasporta i viveri sulla sua zattera
 Fonti:
 

La candela

Una delle più antiche forme di illuminazione, è certamente la CANDELA. Quest'ultima è un oggetto di forma cilindrica generalmente costituito da un combustibile di tipo solido, la cera, avvolgente un filo o uno spago che viene definito "stoppino". Una volta accesa sulla parte superiore la fiamma via via consuma la cera a disposizione generando luce e calore. Vediamo in uno schema gli usi più comuni di una candela:

  • Illuminazione di ambienti
  • Usi liturgici, principalmente nei cimiteri
  • Decorazioni di dolciumi
  • Misura del tempo (*)
Ma è nel primo che, in occasioni in cui è messa in pericolo la propria sopravvivenza, ci si rifugia il malcapitato traendone notevoli vantaggi data la sua facile costruzione. Lo stesso Robinson Crusoe ne conosce l'utilità e ne parla nel suo diario:
"Portai a bordo anche un blocco di cera che pesava una cinquantina di libbre, un rotolo di spago o rete, un'accetta, una sega e un martello: tutte cose che in seguito ci furono di grande utilità, soprattutto la cera, con la quale fabbricammo delle candele."
Al giorno d'oggi la cera che fino al 19° secolo era prevalentemente di origine animale, viene rimpiazzata dalla paraffina e arricchita con coloranti e profumi per rendere la candela un'oggetto  gradevole da vedere piuttosto che, ahimè,utile. 

In questo video vediamo come realizzare una candela con oggetti di uso comune.


(*) Vedi Misura_del_tempo

Fonti:



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