Benvenuti!

Salve a tutti e benvenuti sul mio blog,
il mio nome è Matteo,
aggiornerò periodicamente il sito
in parallelo al corso di "Storia della Tecnologia"
del prof. Vittorio Marchis.
Per urteriori informazioni vi invito a guardare

il post introduttivo.. buona permanenza!


Il denaro

[...]in un altro cassetto trovai del denaro per una
somma di circa trentamila sterline [...]
La vista di quel denaro mi fece sorridere: «Spazzatura!» 
esclamai ad alta voce. «Non vali più nulla per me, nulla di
nulla, non fa conto nemmeno raccoglierti da terra; uno solo di
questi coltelli mi è molto più utile di tutto questo mucchio di
quattrini. Non so proprio che farmene di voi, quindi restate
dove siete, come una creatura indegna di salvezza.»

Apro questo mio post con le parole di Robinson, che più di qualunque altra frase rendono l'idea dell'utilità del denaro in condizioni in cui la sopravvivenza è il primo obiettivo. 
"I soldi non fanno la felicità" recita un vecchio proverbio, frase discutibile, ma che in queste condizioni calza a pennello e non trova certo obiezioni.
Anche il DENARO può essere considerato un'invenzione, di certo tra le più importanti ancora oggi, basti pensare che prima dell'introduzione del denaro, l'unico modo per scambiare delle merci era il baratto, ossia uno scambio diretto delle stesse.
Un primo sviluppo si ha con la coniazione delle MONETE, grazie allo sviluppo delle conoscenze in ambito metallurgico, principalmente in metalli quali oro, argento e rame. Le monete erano non solo merce di scambio ed un valore per l'acquisto di merci ma avevano anche un compito iconografico, quasi tutte infatti recavano sulla parte posteriore il simbolo o il nome del sovrano sotto il quale erano state coniate, conferendo ad esse non solo una garanzia all'interno del territorio di competenza di quest'ultimo ma  anche una forma di protezione da eventuali riproduzioni. 
Un ulteriore innovazione si ebbe con l'introduzione della BANCONOTA, un biglietto cartaceo che garantiva un titolo, in egual modo alle monete, con la differenza di essere più maneggevole e sicuro di quest'ultime. 

Il termine deriva dall'espressione nota del banco, e risale al XIV secolo; in origine essa riconosceva il diritto del possessore della nota di ritirare il metallo prezioso (solitamente oro e argento) depositato presso un orafo-banchiere (si trattava cioè di moneta cartacea rappresentativa).
Il primo a introdurre l'uso di banconote di carta fu l'Imperatore cinese Hien Tsung nell'806 d.C.

Le banconote vengono generalmente realizzate in un composto di fibre di cotone o mediante polimeri plastici.

Al giorno d'oggi però, oltre alle banconote trovano largo uso gli ASSEGNI, titoli di credito che consentono di riscuotere denaro presso una determinata banca o istituto di credito, che garantisce. 
Ultimamente, però, sta prendendo sempre più il largo l'uso delle CARTE DI CREDITO:

La carta di credito è uno strumento di pagamento, costituito da una carta di materia plastica con dispositivo per il riconoscimento dei dati identificativi del titolare e dell'istituto bancario o finanziario emittente. È detta anche moneta elettronica.
La carta di credito viene rilasciata da una banca o da un ente finanziario. L'utilizzo della disponibilità della carta varia in funzione dell'affidabilità del cliente stesso.

Le carte di credito in circolazione sono corredate da un microchip e da una banda magnetica sul retro, che ne garantiscono la sicurezza e la compatibilità con la maggior parte dei lettori di tessere magnetiche in tutto il mondo.

Crusoe e il denaro
Monete coniate nel 115 d.C. sotto l'imperatore Traiano
Fac-simile di assegno
Cinque lire risalenti al 1940
Odierne carte di credito













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